Il programma culturale è stato organizzato dall´Amministrazione Prov.le di Reggio Calabria – Assessorato Beni Culturali ed è culminato nella mostra e nel Convegno internazionale su "Petrarca ed il mondo greco", svoltosi a Reggio Calabria dal 26 al 30 novembre 2001 e divenuto l’evento culturale per eccellenza all’interno delle celebrazioni previste per il 2004, anno in cui ricorre il VII° centenario della nascita del Petrarca.
Il Convegno, ha approfondito il contributo che la cultura calabro-bizantina ha dato allo sviluppo dell’Umanesimo italiano.
La Calabria è la terra dove agli inizi dell’era cristiana si sono incontrati il pensiero greco, il diritto romano e la solidarietà cristiana. Una regione che ha conservato – come nessun’altra, fino al Rinascimento – il legame con la cultura greco-bizantina. Al Convegno hanno partecipato insigni studiosi provenienti da tutta Europa che hanno messo in evidenza il rapporto tra il calabrese Leonzio Pilato - primo traduttore al mondo dal greco al latino delle opere di Omero, Euripide e di altri autori classici – ed il Petrarca, padre dell’Umanesimo, che non conoscendo il greco, così come il Boccaccio, non poteva attingervi direttamente.
Il Convegno ha riservato una sorpresa quando i professori Harlfinger dell’Università di Amburgo e Rashed dell’Università di Parigi hanno reso nota la scoperta di documenti fino ad ora inediti, provenienti dai fondi manoscritti greci parigini che dimostrano come Leonzio Pilato non fosse soltanto un semplice traduttore dal greco, ma uno studioso di sterminata cultura, capace di influenzare in maniera significativa il pensiero dei padri dell’Umanesimo. Il Convegno, quindi, per l’eccezionalità dei risultati emersi, è destinato a porsi quale evento culturale che determinerà la rivisitazione critica dell’Umanesimo italiano, mettendo in chiara evidenza lo straordinario apporto che all’Italia diede Leonzio Pilato e la Cultura Bizantina reggina.
La mostra, collegata all’evento ed in calendario per un mese presso il Palazzo delle Provincia di Reggio Calabria, ha visto l’esposizione al pubblico dei Codici Leontei dell’Iliade e dell’Odissea e l’Ecuba, sottolineando le vere fonti dell’Umanesimo italiano e il patrimonio calabrese riferito al periodo bizantino.
E’ stato, inoltre, realizzato e presentato un cortometraggio, di altissimo contenuto culturale in quanto recitato in latino e greco antico da un superbo Massimo Ghini, diretto dal regista Bruno Crucitti, e che ha attirato l’attenzione – per la novità assoluta e la perfezione della dizione – dei massimi studiosi mondiali del mondo greco e dell’Umanesimo ed è stato già richiesto – quale strumento didattico – da alcune Università italiane e da quelle di Oxford e Parigi.