Lo studio - a cui la Fondazione pensava già dal 1998 - realizzato da Isfort e dalla Società P&T di Genova, cerca di elaborare una possibile alternativa alle attuali rotte oceaniche e di verificare le potenzialità del bacino del Mediterraneo e dell’Italia, anche in ragione del crescente interesse generale per l’identificazione di nuove rotte commerciali in grado, da una parte, di assorbire l’incremento costante del volume di merci scambiate a livello internazionale e, dall’altra, di offrire vantaggi competitivi tangibili rispetto alle tradizionali linee di trasporto, nel quadro delle relazioni esistenti tra i tre principali mercati di produzione e consumo di beni: Estremo Oriente, Europa e Stati Uniti. Dopo una serie di analisi e confronti approfonditi, lo studio è stato considerato uno dei progetti strategici della Fondazione nel corso del 1999, anche per l’attenzione dimostrata dalla D.G.7 dell’UE – Divisione Reti Transeuropee ed Infrastrutture – che ha chiesto ulteriori approfondimenti. Per questa ragione, nell’ambito del “Protocollo d´Intesa” siglato tra Ministero dei Trasporti e Fondazione BNC, è stato previsto un raccordo permanente con il Piano Generale dei Trasporti Nazionale per la elaborazione delle varie fasi di sviluppo dello studio.
Gli obiettivi che la ricerca si pone sono:
– verificare la consistenza dell’orientamento mondiale nell’attuare le grandi strategie alternative alle attuali rotte delle merci;
– verificare il substrato economico che rende conveniente una nuova rotta transatlantica che utilizzi per il transito e la distribuzione delle merci la Piattaforma Italia, in particolare sfruttando il porto di Gioia Tauro;
– verificare le condizioni per la realizzazione della “Piattaforma Italia”.
Il 28 marzo 2001 presso la Biblioteca del CNEL, a Roma si è svolto il Convegno di presentazione dei risultati. Il Convegno ha visto la partecipazione delle istituzioni pubbliche e locali, dei massimi esperti del settore nazionale ed internazionale, ivi compresi i rappresentanti delle autorità portuali di Rotterdam e New York e della Comunità Europea